Lavorare per obiettivi: gli effetti sulle persone e sulle aziende.
04/01/2023
Vediamo gli effetti sulle persone e sulle aziende di un’impostazione di lavoro basata sul raggiungimento degli obiettivi.
Come cambiano la responsabilità, l’autonomia nel lavoro per obiettivi, la delega e lo stile di leadership? Cosa implica lavorare per obiettivi in team e nelle grandi aziende? Quale framework può aiutare?
Fabio Ghislandi
Formatore e Agile coach
Marta Ghislandi
Communication specialist
Il lato human del lavorare per obiettivi
Nella prima parte dell’articolo ci eravamo posti la domanda: “Lavorare per obiettivi è necessario o è una delle opzioni che abbiamo?”. Siamo quasi arrivati alla sua risposta, approfondendo le differenze tra il lavoro per tasks e per obiettivi, il concetto di tempo e come definire un obiettivo condiviso.
Con questo articolo risponderemo finalmente al quesito, ma non prima di aver considerato cosa implica tale modalità di lavoro sia per le persone sia per le aziende.
Come cambiano la responsabilità, l’autonomia nel lavoro per obiettivi, la delega e lo stile di leadership?
Cosa significa lavorare per obiettivi in team e nelle grandi aziende? Quale framework può aiutare?
Vediamo quindi gli aspetti human del lavorare per obiettivi.
I concetti di responsabilità e autonomia
Lavorare per obiettivi implica che la responsabilità si sposta sulla persona che ha l’ownership dell’obiettivo.
Cosa provoca “avere la responsabilità dell’obiettivo”? Comporta il saper rispondere delle proprie azioni, saper raccontare e riconoscere le difficoltà, i limiti e comprendere come sono stati superati. Ma non solo.
Il tema della responsabilità innesca due dinamiche:
- la persona è protagonista del proprio lavoro. E’ un soggetto attivo che conosce il quadro generale di quanto vogliamo realizzare e sa come si inserisce il suo specifico obiettivo; questo coinvolgimento aumenta la motivazione.
- il compenso economico è legato alla reale capacità di raggiungere gli obiettivi con la qualità desiderata. In questo modo le persone sono introdotte in un percorso che valorizza chi è in grado di raggiungere gli obiettivi; premia il merito.
Gli effetti del lavoro per obiettivi sulle persone sono quindi:
- responsabilità per l’obiettivo che si prende in carico;
- “ownership” del proprio lavoro;
- riconoscimento del proprio ruolo e protagonismo;
- autonomia;
- riconoscimento economico.
E’ sempre stato così? Thinker e Doer
Come spiegato nell’articolo “Lavorare per obiettivi: cosa significa e come definirli”, con la rivoluzione industriale abbiamo assistito alla perdita di autonomia del lavoratore: una volta introdotto nella grande azienda dominata dal micromanagement, il lavoratore era tenuto a concentrarsi esclusivamente sul proprio task.
Prima ancora della rivoluzione industriale, in un mondo fatto di artigiani, commercianti e contadini, non era così. Il thinker (colui che pensa) e il doer (colui che fa) erano la stessa persona. L’avvento della rivoluzione industriale porta a separare il thinker e il doer.
Ora, nel terzo millennio, il thinker e il doer tornano finalmente a riunificarsi. Nelle nostre aziende non abbiamo più bisogno di persone che fanno; abbiamo bisogno di persone che pensano e fanno. Abbiamo bisogno di persone che operino in reale autonomia.
La delega cambia lo stile di leadership
Quando si lavora per obiettivi le possibilità di delegare sono molto più diffuse rispetto al lavoro per tasks; di conseguenza cambia anche lo stile di leadership che il manager adotta.
Riassumiamo nella tabella alcune differenze chiave tra le due modalità di lavoro, già viste qui:
Lavorare per tasks | Lavorare per obiettivi |
- Compito affidato ad una persona
- Verifica solo a lavoro completato
- In caso di errori, annullamento di quanto prodotto e riavvio del processo
| - Obiettivo concordato insieme e responsabilità delegata
- Momenti di verifica durante il processo
- Condivisione di eventuali problematiche intercettate
|
Per andare incontro alle nuove caratteristiche, anche lo stile di leadership muta.
Ora, infatti, il manager non ha più il compito di controllare l’esecuzione, ma ha il compito primario di ispirare le persone, individuando con loro gli obiettivi e creando le condizioni perché essi possano essere raggiunti con successo.
Le difficoltà nell’affrontare questo processo ci sono e potrebbero essere diverse. Un esempio? Non tutti i collaboratori sono disponibili e capaci di prendersi le proprie responsabilità, anche se ciò non vuol dire che non siano “bravi”. Sono dinamiche che devono essere trattate con cura e quindi il manager, oltre che ispiratore, diviene anche “coach”: deve sapere quando fermarsi.
I risultati vengono dopo un percorso che richiede tempo e adeguamento della cultura aziendale.

Lavorare per obiettivi in team
Notoriamente molti degli obiettivi che dobbiamo raggiungere sono troppo grandi e ampi per poter essere svolti da soli: quasi sempre è necessario un gruppo multifunzionale di persone.
Lavorare per obiettivi in team innesca una lunga serie di dinamiche all’interno dell’azienda che andrebbero trattate in un altro approfondimento.
C’è un elemento, però, che merita di essere sottolineato: le persone che compongono il team sono chiamate a essere corresponsabili con gli altri del raggiungimento dell’obiettivo.
Essere corresponsabili significa “vincere insieme” e “perdere insieme”. Significa che il proprio personale contributo deve conciliarsi e sincronizzarsi con il contributo degli altri. Lavorare in team è una vera e propria sfida nella sfida.
La responsabilità collettiva fa crescere chi si trova in difficoltà a prendersi delle responsabilità da solo. Il team, in questo senso, protegge i suoi componenti.
Come gestire il lavoro per obiettivi nelle grandi aziende?
Lavorare per obiettivi non è semplice. Ancor più difficile è farlo nelle grandi aziende: le dinamiche sono complesse, il tempo di reazione più lento, la cultura più inerte.
Nelle aziende si sta diffondendo un framework, quello degli OKR (objectives and Key Results), che rende sistematico l’approccio per obiettivi. Negli OKR, insieme all’Obiettivo vengono definiti i Risultati Chiave necessari a rendere oggettivamente verificabile quell’obiettivo.
Al vertice dell’azienda vengono definiti gli obiettivi strategici, nei vari livelli aziendali tali obiettivi vengono declinati a loro volta in obiettivi adatti a quel livello.
I colleghi di Agile Reloaded hanno approfondito il framework OKR nell’articolo “OKR:cosa sono, perché sono importanti e come usarli” e nell’articolo “OK con gli OKRs”, di cui vi consigliamo la lettura.
Il framework OKR è proprio l’oggetto del nostro corso “Lavorare per obietttivi: OKR”, ideato per accompagnare i manager nell’apprendimento e nell’implementazione degli Objectives and Key Results.
Lavorare per obiettivi, sì, è necessario.
Siamo finalmente pronti per rispondere alla domanda posta all’inizio: Lavorare per obiettivi è necessario o è una delle opzioni che abbiamo?
A nostro modo di vedere, lavorare per obiettivi è necessario. E’ finita l’epoca che questa sia soltanto un’opzione: bisogna farlo per il benessere delle persone e per il bene delle aziende.
Il percorso di cambiamento del mindset e dell’ impostazione del lavoro non è semplice né lineare, ma i vantaggi sono evidenti.
Quando una persona ha l’ownership dell’obiettivo:
- il suo contributo personale;
- l’accresciuta autonomia e responsabilità;
- il riconoscimento del proprio ruolo
accrescono la sua soddisfazione, motivazione e benessere.
Avere persone ispirate e motivate che arricchiscono il lavoro con il loro contributo unico è un vantaggio competitivo per le aziende.
Le difficoltà potrebbero essere quasi intrinseche per la natura dei contesti e degli intenti fissati, per questo consigliamo l’affiancamento da parte di coach per l’applicazione delle metodologie per l’introduzione al lavoro per obiettivi, come avviene nel corso Human Reloaded dedicato al tema.
Il corso “Lavorare per Obiettivi”
Human Reloaded propone il corso “Lavorare per obiettivi: OKR” per affiancare i team nell’applicazione delle metodologie a supporto del lavoro per obiettivi.
Il corso approfondisce la metodologia OKR, che allinea l’esecuzione del lavoro al raggiungimento degli obiettivi e condivide la strategia ai diversi livelli organizzativi. Le persone partecipano attivamente al processo di definizione e diventano maggiormente protagoniste del loro contributo.
Human Reloaded accompagna le aziende, dopo una prima fase di training, nell’applicazione concreta degli OKR.
Nel corso approfondiremo:
- Cosa sono gli OKR
- Pro e contro di OKRs
- Obiettivi strategici a 3 anni e a 1 anno.
- Come scrivere correttamente gli Obiettivi.
- Key Results misurabili: di valore e di attività
- Processo di definizione e cadenza di monitoraggio
- Esercitazioni durante le quali sperimenteremo:
- obiettivi tattici;
- risultati chiave basati sulla creazione di valore;
- dashboard di monitoraggio su Google Spreadsheets
Il corso può essere svolto in presenza o offline, in base alle esigenze del contesto organizzativo.
Per maggiori informazioni, contattateci via email info@humanreloaded.it
